L'Unione Europea ha recentemente iniziato a riflettere sull'idea di imporre normative più severe ai produttori di smartphone per frenare i rifiuti elettronici, il cui accumulo aumenta drasticamente ogni giorno che passa e rappresenta una grave minaccia per l'ambiente. Seguendo un percorso simile, il National Green Tribunal (NGT) indiano ha chiesto al Ministero dell'Ambiente e delle Foreste (MoEF) di presentare un rapporto che delinea il piano d'azione per la gestione dei rifiuti elettronici nel paese entro i prossimi 3 mesi.
Un banco presieduto dal presidente del tribunale, il giudice Adarsh Kumar Goel, ha rivelato che lo smaltimento scientifico dei rifiuti elettronici in modo sostenibile è della massima importanza al momento, grazie in nessun caso a pratiche di smaltimento come la combustione dei rifiuti elettronici che aggiunge gas nocivi per l'ambiente e hanno altri effetti negativi.
“Il corretto smaltimento dei rifiuti elettronici è senza dubbio una questione importante. Riteniamo necessario indirizzare il MoEF, UP Pollution Control Board e il Central Pollution Control Board a esaminare la questione e preparare un piano d'azione per l'applicazione delle regole, nonché intraprendere azioni appropriate contro coloro che violano le suddette regole ", la panchina è stata citata come detto da AsianAge.
L'ultima mossa di NGT arriva dopo un appello che ha evidenziato il riciclaggio, lo smantellamento e la combustione non autorizzati di rifiuti elettronici e altri rifiuti solidi sui bordi delle strade e sulle sponde dei fiumi, un atto che è in diretta violazione del Legge sull'ambiente (protezione), 1986, e sfida anche il Regole (gestione) dei rifiuti elettronici che sono stati applicati nello stesso anno.
Il motivo ha sottolineato che i rifiuti elettronici rappresentano il 40% del piombo e il 70% di tutto il contenuto di metalli pesanti che si trovano nelle discariche e come la combustione dei rifiuti elettronici intensifichi l'inquinamento atmosferico e contamina anche i bacini idrici sotterranei.
Gli studi suggeriscono che la combustione dei rifiuti elettronici è una delle principali fonti di agenti cancerogeni come il carbone nero, i furani e le diossine, che contribuiscono anche al riscaldamento globale. Il nerofumo è anche responsabile di malattie cardiovascolari, disturbi respiratori, varie forme di cancro e, in caso di esposizione prolungata, portano anche a morte prematura.