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Google News avvisa della rimozione completa se i siti nascondono il proprio paese di origine

Google News avvisa della rimozione completa se i siti nascondono il proprio paese di origine

Con il flagello delle fake news che diffonde i suoi tentacoli ogni giorno di più, i giganti di Internet come Facebook e Google devono prendere misure per assicurarsi che non rimangano spettatori silenziosi poiché le storie ingannevoli hanno la precedenza sulle notizie reali. Verso quella fine, La scorsa settimana Google ha aggiornato il suo algoritmo di ricerca delle notizie per rimuovere i siti che "Impegnarsi in attività coordinate per fuorviare" dai risultati di ricerca delle notizie.

Secondo un post intitolato "Rivedi le linee guida generali sull'indice di Google News" sul blog ufficiale di Google, il servizio di notizie dell'azienda prenderà rigorose azioni punitive contro qualsiasi sito o blog che sfida le linee guida aggiornate.

"I siti inclusi in Google News non devono travisare, dichiarare in modo errato o nascondere informazioni sulla loro proprietà o scopo principale, né impegnarsi in attività coordinate per fuorviare gli utenti. Ciò include, ma non è limitato a, siti che travisano o nascondono il loro paese di origine o sono diretti a utenti in un altro paese sotto false premesse ".

Il gigante della ricerca aveva precedentemente modificato le sue classifiche di ricerca in "Aiutare a far emergere pagine più autorevoli e abbassare di livello i contenuti di bassa qualità" nel tentativo di mettere un guinzaglio alla dilagante diffusione di disinformazione sul web tra le accuse secondo cui un'organizzazione sostenuta dal Cremlino chiamata 'Russian Internet Research Agency' ha fornito notizie false a circa mezzo milione di persone negli Stati Uniti nel presunto tentativo di influenzare il elezioni presidenziali dello scorso anno.

Google, ovviamente, non è l'unica azienda che negli ultimi anni ha dovuto combattere la minaccia delle fake news. I giganti dei social media, Facebook e Twitter, hanno anche dovuto intensificare la loro lotta contro il proliferare di siti di notizie false negli ultimi tempi tra la crescente pressione di attivisti e legislatori negli Stati Uniti Sarà interessante vedere se questo ultimo tentativo del gigante della ricerca lo farà essere un deterrente efficace per impedire che il servizio di aggregazione di notizie diventi un fulcro per la propaganda politicamente motivata dalle coste straniere.

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